(Samo, 570 a.C. – Metaponto 495 a.C.)
La scienza libera dall'errore. L'errore è una colpa. Attraverso il sapere ci si libera dal peccato dell'ignoranza, ci si purifica e ci si avvicina a Dio, l'unico che possiede tutta intera la verità: infatti l'uomo è "filosofo", può solo amare il sapere, desiderarlo ma mai possederlo del tutto
Pare essere stato discepolo di Anassimandro.
Gli si attribuiscono anche dei miracoli e numerose caratteristiche prodigiose, l'invenzione della scala musicale (il tono e l’ottava) e l’invenzione del termine “filosofo” (al cospetto del tiranno Cleonte)
Non ha scritto nulla e nulla si sa di certo su di lui. Si preferisce, infatti, parlare di pitagorici o pitagorismo.
Aveva conoscenze matematiche apprese nei suoi viaggi (in Egitto e in Medio Oriente) -->Teorema di Pitagora (già noto in Egitto in realtà)
Ci sono molte similitudini con l'Orfismo (che però è una religione, mentre quella di Pitagora è filosofia).
Lo conosciamo come Pitagora ma lui diceva di ricordare almeno quattro delle sue vite vissute. Alcuni suoi biografi raccontano anche di successive sue reincarnazioni.
Lo conosciamo come Pitagora ma lui diceva di ricordare almeno quattro delle sue vite vissute. Alcuni suoi biografi raccontano anche di successive sue reincarnazioni.
Aristocratico, andò via (fuggì esule?) da Samo, isola vicino Mileto, e fondò una scuola a Crotone, finché questa non fu distrutta da una rivolta popolare.
La scuola (setta?) si chiamava “Casa delle Muse” o “Scuola di sapienza divina”. Era per iniziati (dottrine segrete), si viveva insieme con i beni in comune e vi era una gerarchia rigida (Ipse dixit). La scuola aveva anche un'attività politica (sostegno all'aristocrazia).
Ci sono molte leggende (oltre che sulla vita) sulla sua morte: in fuga da una rivolta popolare, preferì farsi raggiungere ed uccidere piuttosto che mettersi in salvo attraverso un campo di fave.
Setta religiosa misterica diffusasi in Tracia tra il V-IV secolo a.C.
Vedi il mito di Orfeo e Euridice
Ci sono tre capisaldi:
- Ogni individuo ha un’anima immortale metempsicosi
- L’anima, nella sua purezza e perfezione, è in contrasto con il corpo, che va purificato
- Dopo la morte del corpo, l’anima subisce un giudizio
La prima volta del Sole e del cervello
-Con i pitagorici il cosmo ha un fuoco centrale, attorno al quale ruotano dieci astri (eliocentrismo)
-Il cervello, non il cuore, è la sede dell'attività psichica umana
Filosofia come theoria
La filosofia che con Pitagora passa dalla Ionia alla Magna Grecia, di diventa contemplazione.
La differenza tra i primi filosofi ionici (con atteggiamento più scientifico) e Pitagora (con atteggiamento più intuitivo) può essere assimilata alla differenza tra "osservare" e "contemplare".
La prima scuola filosofica
E' una comunità anche religiosa e politica, ma soprattutto filosofica (e comunque vi si studiavano anche medicina e musica).
I membri conducevano vita comune, con beni in comune.
Erano ammesse le donne.
Si raggiunse il considerevole numero di 3000 allievi!
Iniziazione, ascetismo, vegetarianesimo, silenzio, precetti, celibato, obbligo del segreto.
C'era una gerarchia interna (acusmatici e matematici) e poi c'era lui: culto quasi divino della personalità del maestro (es. sciamanesimo). La frase "Ipse dixit" tramandataci come riferita a Aristotele era in realtà nata per l'autorevolezza di Pitagora.
Alcuni suggerimenti dalla scuola. Domandarsi: 1. Che cosa ho fatto di male oggi? 2. Che cosa ho fatto di bene oggi? 3. Che cosa non ho fatto oggi e avrei dovuto fare?
Musica
C'è un rapporto costante tra la lunghezza delle corde di una lira e gli accordi della musica (la diversa qualità del suono dipende dalla lunghezza delle corde)
Astronomia
Le costellazioni sono punti uniti da linee che formano figure
1. Il fine: purificazione (catarsi)
Metempsicosi – E' necessaria un'espiazione (→ escatologia)
Sòma Sèma (corpo tomba): il corpo mortale è la prigione dell'anima immortale.
Occorrono esercizi spirituali di ascesi e di distacco dal corpo
2. il metodo: il numero
- L'archè è il numero (i numeri, la quantità, l’armonia). Caratteristiche: Il numero non è opinione, non è apparenza, è permanente e immutabile (al contrario della qualità, che quindi è il divenire), è sostanza estesa nello spazio. Non è concetto mentale.
- I principi della matematica sono anche i principi dell'intera realtà (valore ontologico → aritmogeometria)
- tutte le cose sono caratterizzate dalla misurabilità: occorre cogliere le somiglianze quantitative tra le caratteristiche dei numeri e quelle della realtà
Trama di corrispondenze simboliche e segrete tra numeri e cose: tra i numeri esistono rapporti (lògoi) e tra i rapporti si può rintracciare una proporzione (analogia).
L’uno (parimpari) ha uno statuto a sé: è indivisibile, nulla gli è antecedente, è la sorgente da cui nascono tutti gli altri numeri e in cui tutto si concilia. Ogni numero ha una sua individualità
L'infinito è un concetto negativo
Dall'ordine aritmetico (1, 2, 3, 4), all'ordine geometrico (1=punto, 2=linea, 3=superficie, 4=solido), all'ordine fisico (ogni realtà è costituita da relazioni aritmogeometriche).
[NB I greci si servivano di pietruzze mediante le quali i vari numeri erano rappresentati visivamente: non conoscevano lo zero]
Tetraktys: 1+2+3+4=10. La tetrattide rappresenta la successione delle tre dimensioni che caratterizzano l'universo fisico
La conoscenza (e la memoria) di questo complesso universo di relazioni tra numeri e cose è il vertice dell'apprendimento. L’ignoranza è una colpa.
La matematica pitagorica non è la matematica nella scienza moderna
Il rapporto dei pitagorici con la matematica non è puramente metodologico come i moderni, ma ontologico (aritmogeometria).
C'è comunque l'intuizione di applicare la matematica per indagare la realtà (la fisica si spiega con la matematica!)
Tutte le cose sono caratterizzate dalla misurabilità (passo avanti verso l'astrazione)
La matematica serviva a cogliere delle somiglianze tra le caratteristiche dei numeri e quelle della realtà.
Es. il 2 corrispondeva al genere femminile, il 3 al maschile, il 5 al matrimonio (3+2=5). Il 4 e il 9 alla giustizia (erano i primi numeri quadrati e suggeriscono l'idea di ordine.)
Che cos'è più saggio? Il numero.
Che cos'è più bello? L'armonia.
L'ordine: l'armonia consolida le giuste proporzioni (analogia) tra le cose. La bellezza.
Cosmologia: 10 astri (tra cui la Terra, sferica) ruotano attorno al fuoco centrale.
Ogni astro, percorrendo la sua orbita, emette un'armonia continua. E' la musica delle sfere celesti (udibile solo per contrasto al silenzio però).
Oltre i 10 astri c'è lo spazio infinito.
Macrocosmo ≡ Microcosmo
(ciò che è fuori è anche dentro)
Numero e proporzione dominano su scala cosmica e all'interno del mondo umano (simpatia universale)
Morale. Occorre la conoscenza dell'armonia e delle relazioni di tutto con tutto. Come i movimenti celesti sono eterni (perché in essi, per la loro circolarità, il principio e la fine si ricongiungono), così anche l'anima, a differenza del corpo, ha una serie di ritorni periodici.
Politica e economia. A ciascuno, secondo la proporzione geometrica, vada ciò che gli è dovuto in rapporto al suo valore (non a tutti lo stesso).
Medicina. Salute=armonia degli elementi che compongono il corpo
La crisi (quella maledetta ipotenusa!)
Il rapporto tra il lato e la diagonale di un quadrato è un numero irrazionale.
Pitagora credeva nell'assolutezza dei numeri e non era in grado di confutare l'esistenza dei numeri irrazionali e delle grandezze incommensurabili. Crollava così tutto l'impianto razionale della matematica e, di conseguenza, diventava irrazionale anche la realtà.
[Il Giallo: com’è morto Ippaso? Ippaso era la personalità più rilevante della scuola pitagorica dopo Pitagora. Egli aveva trasgredito una delle regole fondamentali della scuola pitagorica, divulgando all’esterno la scoperta delle grandezze incommensurabili (i numeri irrazionali), scoperta che metteva in crisi le basi su cui la scuola si fondava. Per il suo tradimento, Ippaso venne messo al bando dai pitagorici che, si racconta, gli innalzarono un monumento funebre, perché fosse chiaro che per loro era morto. Si narra anche che (guarda caso!) lo stesso Zeus, adirato contro di lui, lo fece perire in un naufragio…]
I versi aurei non sono direttamente riferibili al filosofo, ma costituiscono una summa dei dogmi della "scuola italica", messa per iscritto dai Pitagorici che seguirono la via del maestro dopo la morte di quest'ultimo, per istruire gli adepti a seguire la via divina e di elevare lo spirito, essenza suprema di ciascun individuo, fino al raggiungimento dell'estinzione delle sofferenze terrene per mezzo dell'unione tra lo spirito individuale dell'iniziato e Dio.
Venera innanzitutto gli Dei immortali e serba il giuramento;
Onora poi i radiosi eroi divinificati e ai demoni sotterranei offri secondo il rito;
Onora anche i genitori e a te chi per sangue sia più vicino;
Degli altri, fatti amico chi per virtù è il migliore, imitandolo nel parlare con calma e nelle azioni utili. Non adirarti con un amico per una sua colpa lieve, sinché tu lo possa;
Approfondisci lo studio di queste cose e queste altre domina: il ventre anzitutto e così pure sonno, sesso e collera;
Non far cosa che sia turpe in faccia ad altri o a te stesso, ma, soprattutto, rispetta te stesso.
Esempi di lavoro per gli akousmatikoi, gli studenti che cominciavano il percorso della scuoe e non potevano parlare ma solo ascoltare.
Il maestro parla per enigmi:
E’ un crimine tirare i sassi contro le fontane
Non mangiare con la sinistra
Non attizzare il fuoco con la spada
Non portare l'immagine di un Dio su un anello
Semina la malva senza mangiarla
Non spezzare il pane
Onora la toga, lo scanno, il Ternario
Non mangiare fave
Differenze con i predecessori
MILESI: L'arché è elemento naturale, materiale e qualitativo
PITAGORA: L'arché è il numero, la relazione quantitativa tra gli elementi naturali
ERACLITO: Guerra senza conciliazione
PITAGORA: Opposizione con conciliazione
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