sabato 24 gennaio 2015

22 gennaio 2015 - Lezione 07 - I Sofisti: GORGIA


GORGIA
(Lentini 484 a.C. - Tessaglia 375 a.C)

-Discepolo di Empedocle.
-Si sa pochissimo dei sui primi 40 anni. Ne visse 108.
-Viaggiò sempre.
-Secondo Aristotele fu l'inventore del genere epidittico (dimostrativo) della retorica, usato per tenere un elogio di qualcuno o quando si deve parlare davanti a un pubblico. A Atene era come un divo dello spettacolo. Diceva: “Datemi un tema”. E poi parlava (conferenza quodlibetica).

Aneddoto. A proposito delle voci che giravano sulla sua famiglia, gli venne gridato in pubblico: "Costui dà consigli sulla concordia e non è riuscito a mettere d'accordo se stesso, la moglie e la serva, e sono tre soltanto".


Relativismo → Scetticismo

Nella sua opera Non essere o Sulla natura troviamo le tre tesi di base della filosofia di Gorgia, espresse secondo il metodo eleatico (il titolo richiama polemicamente Melisso):
1. L'essere non è (nulla esiste)
2. Se anche fosse, non sarebbe conoscibile
3. Se anche fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile






1. L'essere non è (nulla esiste)
I filosofi hanno detto tutto e il contrario di tutto.
→ non potendo avere alcun attributo (uno, molteplice, generato, ingenerato) l'essere è nulla.

2. Se anche fosse non sarebbe conoscibile
La conoscenza inganna e non ha per forza nessi con la realtà. “Non è vero che se uno pensa un uomo che voli, subito un uomo si mette a volare”. E poi possiamo pensare il non essere (“Scilla e Chimera”) → Separazione tra essere e pensiero

3. Se anche fosse conoscibile non sarebbe esprimibile
Il linguaggio non può esprimere nulla di reale. “Chi parla pronuncia, ma non pronuncia né colore né oggetto”. Un colore si può solo vedere, non è suono. Sensazioni sempre diverse → Scissione (eterogeneità) tra le cose e il linguaggio



Nichilismo / Giochi linguistici

Il linguaggio non ha nulla a che fare con la verità. È un gioco affascinante.
Quindi, a differenza di Protagora, per lui tutto è falso
Il destino è ignoto (ma tragico o ludico?)
Nichilismo:
- nulla è
- non c'è alcun valore
- non c'è alcun criterio di valore

Né verità né opinione → la ragione può valutare la situazione

[Resta una domanda: ma è nichilismo o solo polemica con l’eleatismo?]





Persuasione

Il linguaggio non consiste nell'enunciazione di conoscenze bensì nella persuasione.
La parola pronunciata esercita la sua influenza sull'apparato emotivo degli ascoltatori, non sulle loro eventuali capacità intellettive.
La parola può ingannare perché le persone non ricordano il passato, non meditano sul presente e non immaginano il futuro → offrono all'anima i consigli dell'impressione del momento.

Ci sono differenti forme di discorso e una molteplicità di figure stilistiche da usare.

Presupposti alla persuasione: 1)rendersi conto della particolare condizione psicologica in cui si trovano di volta in volta i propri ascoltatori 2)valutare le circostanze e il momento opportuno.



Parola, “farmaco” dell'anima

Sembra essere una filosofia negativa e pessimista, ma in realtà non è così: in assenza dell'essere l'uomo è onnipotente, non ha limitazioni.
La retorica è onnipotente: si può convincere la gente di ogni cosa.
La parola, liberata dalla pretesa di verità, può tutto.
La retorica, come la poesia, può commuovere e incantare.

Si può non aver paura del nulla.

[Anche gli studi moderni sulla comunicazione linguistica e la psicoanalisi sostengono che la parola ha, tra le altre funzioni, un potere alleviante o curativo]






Encomio di Elena

Nell'opera Encomio di Elena, Gorgia propone un esempio di gara di epidittica: contro l'opinione comune, sostiene l'innocenza di Elena (causa scatenante della guerra di Troia). Senza libertà non può esserci responsabilità.
Elena, infatti, è:
- o vittima del destino e degli Dei
- o vittima del rapimento violento di Paride
- o vinta dall'amore
- o persuasa dalle parole e nulla al mondo è più potente e terribile.

In ogni caso Elena non è colpevole, ma l'ultimo punto è quello che più ci interessa: mediante un sapiente uso delle parole si può esercitare un potere fortissimo.
--> Retorica come magia




Etica della situazione

Politicamente Gorgia ha idee conservatrici.
Se non si ha un criterio per stabilire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato (dato che l'essere non è), la cosa migliore da fare è seguire la tradizione e comunque sempre analizzare bene la situazione, per coglierne (e indirizzarne) i segni di cambiamento.

Così come il retore sa scegliere il kairòs (il momento giusto) per capire come affabulare il pubblico, allo stesso modo l’individuo, non avendo punti di riferimento saldi (non avendo la verità), deve affidarsi alla sua cultura e alla sua capacità di riflessione e, di volta in volta, saper scegliere l’azione migliore da compiere nel contesto in cui si trova.




Socrate e Platone per il bene della polis

Contro le posizioni relativistiche dei sofisti, viste come un danno per la comunità, si schiereranno Socrate e Platone.
Quest’ultimo, nel dialogo intitolato Teeteto, smonterà l’argomentazione di Protagora: se tutto è vero, allora è anche vero che esistono tesi false; e dato che tutto è vero, è anche vero che ciò che sostiene Protagora è falso. Allo stesso modo, se tutto è falso, è falso anche ciò che sostiene Gorgia.



Confronti

Tra pre-sofisti e sofisti:
PRE-SOFISTI
-Interesse per la natura
-Insegnamento per pochi
-Ricerca della verità (arché, aletheia)
-Vita filosofica
SOFISTI
-Interesse per l'uomo
-Insegnamento per tutti
-Ci sono solo opinioni (→ tecnica di ricerca del consenso)
-Professione

Tra Protagora e Gorgia:
PROTAGORA
-Non c'è verità oggettiva: tutto è vero
-Migliorismo, ottimismo.
-Per la maggioranza
GORGIA
-Non c'è verità oggettiva: tutto è falso
-Nichilismo, pessimismo (tragico?)
-Per il singolo

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